Continuano le ricerche promosse e gestite del nostro Osservatorio sul tema alimentazione, salute e ambiente. Oggi ci occupiamo dell’acqua, cambiamenti climatici e siccità.
È sotto gli occhi di tutti il grave problema idrico che sta affliggendo il nostro Paese e abbiamo indagato sul perché aldilà delle cause legate al cambiamento climatico.
La scarsità d’acqua e la siccità sono le principali sfide che l’umanità deve affrontare oggi. In molte regioni del mondo, l’acqua è una risorsa scarsa e preziosa che richiede una gestione efficiente. Tuttavia, la formazione di consorzi per la gestione dell’acqua e della siccità si è rivelata largamente inefficiente. Questi consorzi, costituiti da vari enti governativi e organizzazioni private, spesso mancano di coordinamento e non riescono a creare strategie efficaci per la gestione della scarsità d’acqua. Di conseguenza, la carenza d’acqua e la siccità persistono, ponendo minacce significative sia all’ambiente che alle popolazioni umane. L’inefficacia di tali consorzi evidenzia la necessità di approcci più efficienti e coordinati per affrontare i problemi dell’acqua e della siccità.
L’inefficienza nella gestione dell’acqua causa cambiamenti climatici e siccità
Circa il 41% della nostra inestimabile risorsa viene persa attraverso le reti di distribuzione, che un tempo era considerata una delle tante sfide che la nostra nazione deve affrontare. Tuttavia, questo problema non può più essere ignorato poiché è urgente affrontarlo per alleviare gli effetti della siccità.
Le Nazioni Unite hanno fatto un annuncio significativo il 28 luglio 2010. La dichiarazione ha riconosciuto che il diritto umano universale e fondamentale all’accesso all’acqua pulita dovrebbe essere concesso a tutti i cittadini dai rispettivi paesi.
L’annuncio imponeva inoltre ai governi di fornire a tutti acqua a prezzi accessibili e di alta qualità, che dovrebbe essere rapidamente accessibile entro una ragionevole vicinanza ai propri alloggi. Queste azioni permetterebbero a persone di ogni estrazione sociale di avere accesso a questo elemento vitale. In quanto mezzo di sopravvivenza immediata piuttosto che merce, l’acqua è un diritto innegabile di ogni individuo. La risoluzione ha rafforzato ulteriormente questa idea affermando che l’accesso all’acqua e ai servizi igienico-sanitari è direttamente collegato al miglioramento della salute fisica e mentale di un individuo, nonché al rispetto del suo diritto a una vita dignitosa.
Acqua cambiamenti climatici e siccità. Un diritto degli esseri viventi, cambiamenti climatici e siccità
Il riconoscimento del diritto all’acqua ha rafforzato la posizione delle nazioni che già lo riconoscevano nei loro ordinamenti giuridici. Non ha portato ad alcun significativo progresso legislativo negli altri paesi né ha determinato un notevole miglioramento della condizione di chi è privato dell’accesso all’acqua.
La Bolivia è stata la forza trainante dietro il riconoscimento internazionale di questo diritto, con la sua inclusione nella Costituzione del paese nel 2009. Questo riconoscimento funge da potente arma per i sostenitori del diritto all’acqua nelle discussioni politiche.
Le Nazioni Unite hanno riferito che non sono state osservate alterazioni degne di nota nelle legislazioni di diverse nazioni o nel progresso della qualità e dell’accessibilità di questa risorsa vitale. È difficile determinare il numero esatto di paesi che riusciranno a raggiungere l’Obiettivo 6 dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, considerando fattori come l’insufficiente sostegno finanziario e l’assenza di determinazione politica.
La scarsità d’acqua, la scarsa qualità dell’acqua e l’insufficiente igiene hanno conseguenze disastrose sulle scelte di sostentamento, sulle opportunità educative e sulla sicurezza alimentare delle comunità povere in tutto il mondo. Si stima che Paesi tra cui Namibia, Nicaragua ed Eritrea dovranno sopportare un altro mezzo millennio prima di ottenere l’accesso universale ai servizi igienico-sanitari.
Nei paesi a basso e medio reddito, le malattie legate alla povertà persistono e causano un numero elevato di vittime. L’UNESCO riferisce che ogni giorno oltre 1.000 bambini muoiono a causa di malattie come infezioni del tratto respiratorio e dissenteria, che contribuiscono alla malnutrizione cronica. Fornire l’accesso all’acqua potabile e alle strutture igienico-sanitarie di base potrebbe prevenire un’ampia percentuale di questi casi. Acqua cambiamenti climatici e siccità emergenze che vanno risolte ieri!
L’acqua è una fonte di conflitto e instabilità comunemente ignorata, indicata come oro blu a causa del suo valore. La Banca Mondiale ha raccolto record di 507 continui conflitti riguardanti la gestione delle risorse idriche. Questi problemi si verificano a livello globale, in regioni come il Medio Oriente, l’America Latina, l’Iraq, il Pakistan, il Bangladesh e il Congo. La competizione per le risorse idriche e il controllo delle aree lungo i principali sistemi fluviali in cui le comunità dipendono da esse per la sopravvivenza ha portato a numerosi scontri violenti. È fondamentale e urgente adottare un approccio sistemico nell’affrontare il dilemma ecologico e sociale globale, che potrebbe impedire il raggiungimento degli Obiettivi di sviluppo sostenibile delineati nell’Agenda delle Nazioni Unite entro il 2030. La comunità internazionale deve garantire che tutti abbiano accesso all’acqua potabile e ai servizi igienico-sanitari a prezzi accessibili e gestiti in modo sostenibile, secondo l’Obiettivo 6 dell’Agenda.
Ma le Aziende, le Università, lo Stato cosa fanno?
Nonostante l’urgente necessità di agire, gli Stati stanno trascurando interventi vitali per affrontare la scarsità d’acqua. Manca la volontà politica, gli investimenti nelle infrastrutture e il riconoscimento di questa risorsa come essenziale. Purtroppo, considerazioni essenziali come i diritti della natura e la protezione dell’ambiente non hanno la priorità. In Italia la responsabilità della gestione e manutenzione delle reti idriche è affidata a consorzi specializzati.
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