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Associazione a Promozione Sociale PIÙ INFORMA (in breve PIÙ INFORMA A.P.S.) è attivamente coinvolta nel processo di conversione, ri-qualificazione e trasformazione che vede interessata tutta la filiera dell’agroalimentare nel raggiungere la neutralità climatica entro il 2050. Entrare nella nostra community significa, condividerne i valori attraversi impegni concreti volti al raggiungimento degli obiettivi condivisi. Per accelerare questi necessari grandi cambiamento sosteniamo e sollecitiamo tutti ad agire ed attuare politiche di economia circolare avanzata applicandole a tutte le produzioni e filiere commerciali della distribuzione.
PIÙ INFORMA A.P.S. è altresì portatore di interessi collettivi, come previsto all’ art. 34 del nostro statuto, titolata a segnalare le sospette irregolarità nell’affidamento o nell’esecuzione degli appalti pubblici riferiti ai servizi di ristoro e ristorazione. Una responsabilità collettiva per il futuro del nostro pianeta e delle prossime generazioni.
Sono ben 14 su 17 gli obiettivi di sviluppo sostenibile, definiti nell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite (SDG), che riguardano il cibo. Fanno parte dei piani d’azione globali necessari per sviluppare e raggiungere tutti gli obiettivi ambientali, sociali, economici ed istituzionali. L’alimentazione risulta essere una componente essenziale per raggiungere questi traguardi. Associazione a Promozione Sociale PIU’INFORMA vuole essere un acceleratore di questa necessaria e utile riconversione dell’attuale sistema alimentare, applicando i principi cardine che regolano l’economia circolare. Una trasformazione essenziale affinché tutti gli esseri umani diventino una realtà dinamica nell’ecosistema.
La prevenzione in ambito alimentare si è resa necessaria da quando l’uomo ha scoperto come modificare e trasformare le materie prime e la loro naturale crescita e maturazione. Tutto questo non era necessario, negli alimenti naturali i nutrienti sono naturalmente presenti da sempre.
In Italia la salute è un bene costituzionalmente garantito e un diritto per tutti. Il cibo gioca un ruolo chiave nel benessere fisico, mentale e sociale degli individui e delle comunità. Occuparsene in modo più efficace è un dovere al quale, Stato e pubbliche amministrazioni non possono più sottrarsi. Costituzione Art.32.
Lo sport ha un impatto positivo sulla nostra mente, oltre che sul nostro fisico. I benefici dell’attività sportiva permettono all’organismo di mantenersi sano ed efficiente più a lungo. Ritardando la degenerazione dei muscoli, articolazioni e le strutture organiche.
I rifiuti erano originariamente una materia prima e, come tali, devono ritornare ad esserlo per dare nuova vita ad altri prodotti. Tutto questo è possibile separandoli il più possibile, facilitandone così la successiva raccolta e rigenerazione. Una nuova vita ora attende il nostro vecchio rifiuto, ora risorsa.
Una alimentazione sociale passa per una semplice riduzione della filiera di trasformazione e distribuzione del cibo. Inoltre, porta beneficio alle aziende del proprio territorio dove spesso ci si può rivolgere. Ne deriva un vantaggio economico ed un beneficio in termini di riduzione d’impatto ambientale.
Programmiamo attività direttamente presso enti ed aziende incontri informativi concordando e pianificando con gli uffici competenti le nostre attività. Organizziamo eventi e giornate a tema con dibattiti e discussioni legati alla salute umana ed ambientale. Si possono fare scelte consapevoli se correttamente informati.
Sempre più persone sono alla ricerca di luoghi di turismo e svago che privilegino servizi sostenibili a basso impatto ambientale. Anche in questo caso il cibo entra a gamba tesa, dall’offerta alimentare ai servizi di accoglienza sino alla corretta separazione dei rifiuti e tanto altro.
Conoscere l’impatto del cibo che consumiamo ci permette di capirne la provenienza e spesso anche la qualità. Si valutano le materie prime, la loro trasformazione, filiera di distribuzione, il consumo e la filiera del rifiuto. Solo se conosci la tua impronta, puoi ridurla per un futuro ad emissioni zero!
Una comunità sostenibile è composta da persone che condividono gli stessi obiettivi. Tutti conducono uno stile di vita armonioso e rispettoso dell’ambiente. L’impegno della collettività è, utilizzare energie rinnovabili, alimenti stagionali e del territorio, raggiungere l’autonomia energetica e alimentare.
L’umanità ha da sempre identificato i cambiamenti climatici che si sono manifestati durante la sua storia a causa dello scioglimento dei ghiacci. Ma non è solo questo: allevamenti e coltivazioni intensivi, utilizzo di energia fossile, rifiuti non gestiti e tanti altri elementi sono le concause.
Produrre alimenti sostenibili non è una nuova frontiera della responsabilità sociale d’impresa, ma parte di essa. Implica un approccio diverso nella selezione e metodologie produttive sino ad oggi utilizzate. Un’azienda deve essere responsabile diretta dei propri prodotti e servizi immessi nel mercato.
Si comprendono tutte le cose viventi e non viventi che si verificano in modo naturale, il che significa in questo caso non artificiale. Elementi che fanno parte del nostro pianeta ed ecosistema. Un equilibrio millenario che l’uomo è riuscito a rompere ed ora deve ricostruire.
Lo spreco alimentare è il fenomeno della perdita di cibo ancora buono, che si ha lungo tutta la catena di produzione e di consumo del cibo. Si stima che ogni anno in tutto il mondo un terzo di tutto il cibo prodotto per il consumo dell’uomo vada sprecato. Un dato purtroppo in crescita.
L’acqua potabile è un diritto naturale dell’essere umano, senza alcuna discriminazioni. Deve essere accessibile sufficientemente, sicura, accettabile e in quantità sufficiente per uso personale e domestico. Se di rete e micro filtrata è una reale alternativa all’acqua imbottigliata.
Le materie prime, prodotte dall’agricoltura biodinamica e di prossimità soffrono il grande disinteresse dell’industria alimentare. Il motivo è semplice, il prezzo tout court senza considerare il costo ambientale. Scelte in netto contrasto con i dettami dell’economia circolare e sostenibilità.
” Non possiamo diventare ciò che vogliamo rimanendo ciò che siamo “
Max DePree