Contenitori d’acqua: riciclo o riuso?

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Bottiglie d’acqua: riciclo o riuso? Qual è la migliore soluzione sostenibile per la gestione del rifiuto? Ve lo diciamo noi, ma prima un po’ di numeri

Ogni anno in italia vengono immesse sul mercato circa 11 miliardi di bottiglie di plastica (2017) di cui più del 60% non viene riciclato.

Stiamo parlando di quantità di plastica tali da generare circa 850.000 tonnellate di CO2eq. Un numero a dir poco spropositato se pensate che un volo di andata e ritorno Roma – New York ne emette “solo” 1,3 tonnellate.

E’ chiaro dunque che sebbene il riciclo sia una pratica corretta, non è la soluzione migliore al problema che dobbiamo affrontare.

I concetti di economia circolare parlano chiaro: dobbiamo prima ridurre, poi riutilizzare e infine riciclare.

Dunque qual è la soluzione ambientalmente migliore?

In questo studio elaborato dal nostro Comitato Ambiente sono state comparate diverse tipologie di materiali per contenitori (bottiglie PET, PET riciclato, vetro, lattine di alluminio, ecc.) e diversi sistemi di gestione del rifiuto (monouso, monouso riciclato e riuso), tutti inerenti al consumo di acqua in contenitori.

Nello specifico è stato preso in considerazione il consumo medio annuo di acqua di una persona che beve 1,5L al giorno. Mentre sono stati presi in considerazione numerosi parametri legati al ciclo di vita della bottiglia con un approccio LCA, come materie prime, trasporti, produzione, imballaggio, ecc.

Come si può notare dal grafico sottostante, tra tutti i sistemi considerati l’unico realmente sostenibile è il riuso.

 

riciclo riuso

 

Riutilizzare la propria bottiglia infatti (che sia di alluminio o di vetro) è nettamente la soluzione migliore non solo per ridurre le emissioni di CO2, ma anche per limitare l’estrazione di risorse, consumare meno energia e ridurre drasticamente la quantità di rifiuti che inquinano il nostro pianeta.

Il riciclo delle bottiglie d’acqua non è un sistema a lungo sostenibile di gestione del rifiuto. Oggi è usato spesso come strumento di greenwashing da parte di grandi aziende, per potersi vantare di essere attenti all’ambiente. Nella realtà dei fatti però solo il 5% delle bottiglie riciclate ritorna ad essere una bottiglia. Mentre il resto viene impiegato per fabbricare prodotti di qualità inferiore (downcycling) come ad esempio tessuti sintetici: i maggiori responsabili di inquinamento da microplastiche nell’oceano.

Per quanto riguarda il r-PET rimane ancora oggi un materiale le cui performance ambientali non sono del tutto chiare e che necessiterebbero di essere approfondite ulteriormente fornendo dati LCA più completi. Ragione per cui mettiamo i nostri dati ottenuti attraverso simulazioni a disposizione di eventuali confronti con lo scopo di fare chiarezza sull’argomento.

Considerato lo stato di emergenza ambientale in cui ci troviamo, incentivare la pratica del riuso delle bottiglie d’acqua (o bevande) è oggi l’unica soluzione realmente sostenibile per il nostro pianeta!

Agire oggi per il bene di domani.

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