Aumenta la temperatura: è un problema della terra o dell’uomo?

What is the condition of our planet? Is it really that bad? Some wonder?

Qual è realmente la condizione del nostro pianeta? È davvero così grave? Alcuni si domandano? O è solo un problema passeggero, una moda, o una lamentela di qualche hippie infastidito? Aumenta la temperatura: è un problema della terra o dell’uomo?

In questo breve articolo risponderò semplicemente a queste domande, poiché il mondo del “sostenibile” è davvero molto complesso, per chi ci si voglia addentrare, e capire ciò che è veramente in gioco, quando si parla di CO2, inquinamento, carbon budgets (0), ed obiettivi a 1,5° C, potrebbe essere il modo più corretto per dare un’idea del perché tutto questo mondo stia prendendo sempre più piede.

Perché discutiamo di ambiente?

Si discute di ambiente ed inquinamento per amore degli animali? Perché si è verdi o hippie che odiano le industrie? La risposta che si può ottenere, analizzando le previsioni e le affermazioni della NASA (1), è molto semplice: ad oggi, non più.

In sostanza, quello che ci dice l’agenzia spaziale più famosa e rinomata al mondo, è che, nonostante gli ormai sensibili effetti dell’azione umana sull’atmosfera terrestre, la Terra probabilmente non risentirà così radicalmente del problema.

Anzi, essa ha già subito, in passato, innalzamenti di temperature che di concentrazione di CO2 anche maggiori a quelli che stiamo causando noi esseri umani (seppur in tempi molto più lunghi), e quindi – dice sempre l’ufficio stampa dell’Agenzia americana – gli scienziati della NASA non hanno dubbi che la Terra sopravvivrà anche a questi mutamenti (2). I dubbi, invece, riguardano proprio l’uomo: sopravvivremo noi ai mutamenti che la Terra porterà al suo ecosistema, di seguito alla nostra condotta?

La risposta che per logica si dovrebbe dare, è anche forse la più scontata: sì, sopravvivremo. Ma la nostra società no.

La società non sopravvivrà? 

Tolto dunque il problema della continuazione della specie, che ritengo sia più verosimile perpetrerà, nel mondo, arriva il problema del come. In quanti sopravvivremo? Quanti saranno i morti? E, a maggior ragione, resterà la società avanzata di cui andiamo tanto fieri, con tutti i suoi pregi, i suoi agi, e tutti i suoi difetti?

La risposta alla domanda, ritengo, si trova nelle previsioni in alcuni dei (con largo margine) maggiori istituti di ricerca mondiale e di settore (3): no, in questo modo, la società che conosciamo noi molto probabilmente non sopravvivrà . In questa serie di articoli cercherò di mostrare nel dettaglio i singoli problemi che sorgeranno senza drastici cambiamenti nel nostro stile di vita, di inquinamento e di produzione di energia (4). Ossia una serie di conseguenze più che allarmanti: da futuro “distopico”, dice “The Climate Reality Project” (5). Tristemente i dati e le prospettive proposte da fonti autorevolissime e certe (NASA, Oxford, CarbonBrief, sotto nelle note) sembrano dare loro ragione.

Cosa si può fare per evitare questo futuro da “mad Max” distopico

Poiché se i rischi sono grandi, identificando le cause, capendo quanto questi pericoli siano “attuali e concreti”, diverrà più facile agire direttamente per risolverli.

Poiché, in questo quadro generale, che andrà specificato, ritengo che si vedrà come ovvia la necessità di adottare contromisure. E questa è una cosa che al momento è già in atto,  si pensi alle contromisure che l’ONU ha richiesto agli stati di mettere in atto (6). Ma queste pubblicamente non vengono forse ancora comprese e sentite davvero nel grado di necessità e gravità per le quali sono state poste in essere.

Questa serie di articoli che iniziano da oggi servirà ad ottenere questo risultato: a portare chiunque legga, possibilmente, a comprendere la gravità della situazione, e possibilmente a far nascere in lui o in lei un senso di urgenza, nell’iniziare già individualmente a fare qualcosa in proposito.

Progetti per il futuro

Se vedrò che questa rubrica piacerà, inizierò una serie di articoli mirati ad offrire soluzioni pratiche utili a ridurre il proprio impatto ambientale, cosicché ognuno possa metterci del proprio per aiutare la società umana a non scomparire. Alternando questi ad articoli dove specificherò le più nuove possibilità di ricerca di fonti energetiche completamente pulite (7). Infine, se avremo convinto, spiegheremo semplicemente i vari termini tecnici del mondo “salutista”, di cui alcuni citati qua sopra.

La società umana e la mente dell’Uomo hanno molte più possibilità di quello che ci si potrebbe comunemente aspettare. Ed osservare gli incredibili sviluppi che sta ottenendo la scienza nel campo dell’energia pulita è una cosa stupefacente. Spero vogliate seguire questo percorso di scoperta con me.

Contattaci o commenta qui sotto. A presto,

Tecnico

 

Dott. Lorenzo Bontorin

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