Quanta acqua serve per……per una bistecca? E per un piatto di pasta? L’acqua consumata non è solo quella usata per lavarsi o bere. Tutto costa (molta) acqua: produrre alimenti e cucinarli, qualunque oggetto e i servizi che tutti adoperiamo ogni giorno.
La quantità di acqua consumata in media ogni giorno da una persona ammonta a circa 3.800 litri. Ma solo 250 sono utilizzati per le attività domestiche. Il resto se ne va in produzione e consumi quotidiani di alimenti, beni e servizi.
La carne bovina è l’alimento che richiede le maggiori quantità di acqua: quasi 15.500 litri per ogni chilogrammo. Rispetto per esempio ai 4.800 litri necessari per produrre un chilo di carne suina e ai 3.900 per quella avicola.
Le noci e le nocciole (circa 9.000 litri per chilogrammo) si piazzano al secondo posto in questa particolare classifica. Seguite dall’olio di girasole (circa 6.800 litri per ogni litro).
Il formaggio raggiunge i 5.000 litri per chilogrammo (circa 150 litri a fetta!), lo zucchero 1.500, il latte 1.000 e la frutta 970 (una mela vale circa 82 litri). Per la pasta occorrono 1.700-1.900 litri di acqua, per una pizza circa 1.200. Le verdure sono l’alimento che necessita della minore quantità di acqua: solo 325 litri per ogni chilo.
In base a questi dati è stato calcolato che limitare il consumo di carne o pesce a un paio di volte alla settimana consente di risparmiare in media circa 2.500 litri di acqua al giorno. Quanta acqua serve per….
Tratto da WiKipedia:
L’acqua è una componente fondamentale di tutti gli organismi viventi presenti sul nostro pianeta. Si trova in elevate percentuali nelle cellule (in particolare nel citoplasma e nei vacuoli, presenti nelle cellule vegetali e in alcuni protisti), al cui interno viene convogliata attraverso il processo di pinocitosi.[55] Nel protoplasma di tutte le cellule, sia procarioti sia eucarioti, l’acqua rappresenta il composto predominante e agisce come solvente per tutte le biomolecole (come carboidrati, proteine, vitamine idrosolubili ecc.), dando loro la possibilità di reagire tra di loro nelle varie reazioni biochimiche. Oltre che come solvente, l’acqua partecipa attivamente come reagente in diverse reazioni metaboliche, soprattutto quelle di idrolisi, ed è, assieme all’anidride carbonica, uno dei principali reagenti della fotosintesi clorofilliana; è inoltre, sempre assieme alla CO2, il prodotto conclusivo del processo di respirazione cellulare.
Essendo il principale costituente della gran parte dei viventi, l’acqua è quindi presente anche nell’organismo umano, in percentuali variabili a seconda dell’età, del sesso e del peso. I fluidi corporei che hanno il maggiore contenuto di acqua sono il liquido cefalo-rachidiano (99%), il midollo osseo (99%) e il plasma sanguigno (85%).[56] Risulta quindi di fondamentale importanza per il trasporto dei nutrienti in tutti i distretti corporei e per l’eliminazione e l’escrezione, tramite l’urina, delle scorie prodotte nelle reazioni biochimiche. L’acqua inoltre svolge una funzione determinante nella regolazione della temperatura corporea (tramite la sudorazione) e della concentrazione dei sali minerali; partecipa inoltre alla digestione, favorendo il transito intestinale e l’assorbimento delle sostanze nutritive. Proprio perché l’acqua deve essere presente in quantità molto elevate nell’alimentazione umana viene classificata come “macronutriente“.[57]
Un economia circolare deve tener conto di questi dati, come pure l’enorme quantità di emissioni in CO2 che possiamo risparmiare mangiando più verdura.