L’esperto risponde sugli ormoni alimentari: possono alterare la nostra salute?
Ecco tutto ciò che c’è da sapere sugli ormoni alimentari e se possono alterare la nostra salute.
Loro impatto sulla salute dell’uomo.
Circa un paio di mesi fa sono stata ad un interessante incontro sulla prevenzione tenuto dal primario di ginecologia dell’ospedale di Cittadella.
Oltre ad aver spiegato quanto è importante e sempre più efficace la prevenzione, c’è stato un argomento in particolare che mi ha colpito, riguardante gli ORMONI ALIMENTARI,
e ora voglio parlarne assieme a voi.
Una delle cause/fattori di rischio che contribuiscono allo sviluppo di neoplasie sono gli ormoni alimentari.
Non solo ormoni che derivano da specifiche cure ormonali ma anche dagli alimenti.
Soprattutto durante l’età infantile e pubertà, gli ormoni presenti in alcuni tipi di alimenti che consumiamo possano colpire sia il sistema immunitario
provocando tiroidi, allergie, ma anche il sistema endocrino quindi nel caso dei giovani, menarca anticipato, sviluppo e crescita precoci.
L’FDA ha riscontrato che vengono assunti più dell’1% al giorno di ormoni, soprattutto da parti di bambini;
un valore che a lungo termine può incidere fortemente sull’insorgenza di neoplasie: tra le più riscontrate cancro alla mammella, prostata e colon.
Un modo per cominciare a prevenire l’insorgenza di malattie è attraverso cibi sani e nutrienti.
Ormoni alimentari possono alterare la nostra salute ? Ne avrete già sentito parlare: gli studi che sostengono questa importantissima verità si riassumono nell’unica parola NUTRACEUTICA. Come potrete scoprire sul web gli alimenti nutraceutici vengono comunemente anche definiti alimenti funzionali, pharma food o farmalimenti.
Un nutraceutico è un “alimento-farmaco” ovvero un alimento che associa componenti nutrizionali selezionati per caratteristiche, quali l’alta digeribilità e
l’ipoallergenicità, alle proprietà curative di principi attivi naturali.
Vi chiederete ma quali mai saranno questi alimenti, in realtà è molto semplice, e vi riporto di seguito alcuni esempi:
Riso rosso : la sua componente è la monacolina, permette di abbassare il colesterolo nel sangue;
Mirtillo e altre bacche rosse: ricchi in flavonoidi, sostanze antiossidanti, piccole sostanze essenziali per proteggere le nostre cellule;
Uva, pistacchi, arachidi: contengono un importante antiossidante che è il resveratrolo;
Cannella: La corteccia di cannella è stata gia più volte studiata per le sue proprietà ipoglicemizzanti, quindi consigliata per i diabetici;
Bergamotto: grazie al contenuto in polifenoli, meglio flavonoidi (brutieridina e melitidina), abbassa il tasso di colesterolo.
Una dieta squilibrata o un’alimentazione non salutare portano a un peggioramento delle condizioni di salute, ad un aumentato rischio di patologie e ad un cambiamento del tono dell’umore.
Fate dunque sempre attenzione a ciò che mangiate, controllate la provenienza degli alimenti e la loro qualità. Fatevi del bene!
Dott.ssa Luisa Gragnoli
Tecnologo alimentare