Riflessioni del nostro Tecnologo Francesco, per farvi riflettere sull’importanza del cibo.
Ormai da tempo abbiamo perso il nostro cibo, il vero nutrimento, ciò che ci fa del bene o per lo meno che non ci danneggia.
Dobbiamo riprendercelo! riprendetevi il cibo!! –
Riprendetevi il cibo: il cibo è un bisogno primario, dovrebbe essere alla base dell’IO, dovremmo conoscerlo profondamente, rispettarlo al punto quasi di venerarlo. Per chi, come me, è cristiano, il cibo è talmente importante che per mezzo di lui ci sentiamo cristiani, il pane ed il vino sono Cristo materiale nel momento dell’Eucarestia.
Diamogli l’importanza che si merita!
Se è SANO, il cibo ci forma in maniera appropriata e ci fa stare in salute, ci mette di buon umore e ci da energia. Non ci avvelena, anzi! Ci dona la sua immensa forza e ci impreziosisce di essenziali elementi che aumentano la nostra vitalità, armonizzando ed accrescendo le nostre difese.
Se il cibo è fatto con logica, egli è in equilibrio con l’ambiente,
l’ambiente perciò rimane sano e vigoroso, docile e generoso. Un cibo logico non lascia alla terra meno di quello che da essa riceve, non la impoverisce ed addirittura la arricchisce. Un cibo logico non ha bisogno di petrolio a fiumi per essere prodotto, lavorato e trasportato da una parte all’altra del pianeta.riprendetevi-il-cibo
Se il cibo è valorizzato non verrà svalutato e perciò sprecato, gettato, umiliato, non verrà trattato da semplice materiale, da industrializzare, da scomporre e ricomporre, da modificare, alterare ed impoverire.
Non sarà più mera merce generatrice di profitto a scapito dei diritti umani.
Se il cibo non è tutto ciò egli diviene miseria, morte, atrocità e bestemmia.
Amate il cibo, cercate di riconoscerlo e capirlo, vogliate essere parte delle filiere corrette del cibo per poterle sostenere, per poterle portare a diventare una normalità e non l’eccezione.
Non è progresso vero quella condizione nella quale vi è al contempo regresso, diviene un ossimoro che ci deve fare riflettere tutti e, prendendo coscienza, agire nel bene nostro e di chi verrà.