Un pollo ruspante significa genuino?

Pollo: ruspante significa genuino?

Un pollo ruspante significa genuino? Anche no, ce lo racconta il nostro dott. Francesco Cappelletto.
É però sempre in testa alle classifiche di vendita, sia per il prezzo alla portata di tutti sia per la buona fama delle carni bianche,
consigliate in alternativa a quelle rosse.

Siamo sicuri che un pollo che compriamo al supermercato, sulla cui etichetta troviamo scritto allevato a terra, abbia affettivamente potuto razzolare durante la sua esistenza?

Forse è un po’ colpa anche di noi consumatori che siamo portati ad associare la dicitura “ allevato a terra” all’immagine di un pollo libero di correre e mangiare in mezzo a un prato o un cortile,
ma la realtà in questo caso è completamente diversa. Pollo: ruspante significa genuino?

Perciò invece che cercare la scritta “allevato a terra” bisogna trovare quei polli che sono stati allevati “all’aperto” o che provengono da allevamenti biologici;
queste tipologie di allevamento rispettano maggiormente il benessere dell’animale e di conseguenza del consumatore.
Alcuni vantaggi che si hanno da questi allevamenti sono:

  • maggiore spazio per esprimere le forme comportamentali tipiche (razzolare, stendere e allargare le ali, tolettarsi, girarsi, arruffare le penne, ecc.)
  • ossa più robuste
  • maggiore facilità di ispezione delle galline
  • condizioni ambientali con minori livelli di ammoniaca e polveri (per gli allevamenti all’aperto e biologici)
  • minore utilizzo di farmaci e antibiotici che poi si ritrovano in tracce nelle carni e nelle uova.

Esistono diverse tipologie di allevamento avicolo che si distinguono per uso di gabbie e per lo spazio a disposizione dei volatili. Tra queste troviamo:

– allevamento in gabbia, usato orami solo per la produzione di uova dove le galline vivono rinchiuse in delle gabbie senza la possibilità di muoversi.

– allevamento a terra le galline vivono libere in capannoni a diversi livelli (da 1 a 4) con un nido ogni 7 animali e dove si trovano le mangiatoie e gli abbeveratoi.

Queste si sono libere di “ muoversi” ma molto limitatamente poiché i capannoni sono molto affollati e se va bene le loro zampe poggiano su un pavimento grigliato
al di sotto del quale c’è una fossa biologica
per raccogliere le deiezioni, altrimenti poggiano su un composto di fieno e segatura che man mano che le galline vivono viene riempito di escrementi e ripulito
solo una volta che il capannone sarà svuotato dai volatili.

– allevamento all’aperto (free range) le galline hanno a disposizione un ricovero al riparo dalle intemperie, con mangiatoie e abbeveratoi, ed uno spazio aperto dove razzolare,
la densità di popolazione è minore

– L’allevamento biologico è simile all’allevamento all’aperto, ma segue un proprio disciplinare di produzione che prevede l’utilizzo di razze di galline rustiche
(preferibilmente autoctone provenienti esclusivamente da allevamenti biologici). La densità di popolazione non deve essere superiore i 6 animali per mq nel ricovero
e devono avere accesso ad un parchetto esterno per almeno 1/3 della loro vita. Gli spazi esterni possono prevedere zone d’ombra e macchie di vegetazione per il riparo contro i predatori.
L’alimentazione deve essere effettuata con mangimi biologici, in genere cereali. Pollo: ruspante significa genuino?

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