Il parlamento europeo aveva laniato un piano d’azione verso l’economia circolare per un mondo più sostenibile già il 27 gennaio 2020. Finalmente la Commissione per l’ambiente del Parlamento Europeo aveva approvato questo documento attuativo, voluto da tutti gli stati membri.
Obiettivi vincolanti per l’uso e il consumo di materiali da raggiungere tassativamente entro il 2030.
Il Piano d’azione per l’economia circolare: cosa prevede
Il piano d’azione per l’economia circolare, annunciato l’11 marzo 2020, è un documento di accompagnamento al Green Deal con il quale la Commissione Europea sottolinea ancora una volta la sua ambizione di rendere l’Europa climaticamente neutra entro il 2050 e creare una partnership globale per l’economia circolare diretta promuovere e diffondere la sostenibilità in tutto il mondo
L’obiettivo del Piano d’azione per l’economia circolare è stabilire principi sostenibili che devono essere implementati in particolari aspetti della catena di produzione per migliorare la durata e la riparabilità dei prodotti, aumentare il contenuto di riciclato nei prodotti e ridurre l’impronta di carbonio emessa in atmosfera.
Le catene del valore più coinvolte: elettronica, batterie e veicoli, imballi, plastica, prodotti tessili, di costruzione e alimentari. Il Piano d’azione per l’economia circolare presta molta attenzione alle catene del valore che hanno il maggiore impatto sull’ambiente e su cui è necessario agire con la massima urgenza.
Elettronica
I rifiuti del settore dell’elettronica e delle TIC non solo aumentano costantemente, ma anche il riciclaggio è molto basso. In questo contesto, la Commissione presenterà una “iniziativa elettronica circolare” che definirà nuove regole per la progettazione e la fabbricazione di apparecchiature elettroniche. Inoltre limiterà anche l’uso di sostanze pericolose nelle apparecchiature elettriche ed elettroniche.
Batterie e veicoli
Il settore della mobilità subirà importanti e repentini cambiamenti nei prossimi mesi. Si ricorda, infatti, che solo poche settimane fa la Commissione Europea ha approvato un finanziamento di 2,9 miliardi di euro, al fine di sostenere la ricerca e l’innovazione nel settore delle batterie.
Per quanto riguarda il settore automobilistico, si sottolinea l’impegno a introdurre l’uso di combustibili alternativi e sostenibili nei trasporti. E inoltre a rafforzare la transizione del settore verso un’economia circolare.
Imballaggi
Considerato il quantitativo record di imballaggi registrato nel 2019, propone di stabilire regole chiare e di facile attuazione per i cittadini e per gli imprenditori così da garantire che entro il 2030 tutti gli imballaggi presenti nel mercato europeo siano riutilizzabili o riciclabili.
Plastica
Considerate le stime riportate da alcuni studi, il consumo di plastica nei prossimi 20 anni raddoppierà. Al fine di arginare tale fenomeno, si continuerà a promuovere iniziative a livello globale volte a catturare le microplastiche in tutte le fasi del ciclo di vita dei prodotti. Il parlamento europeo e il piano azione verso l’economia circolare.
Prodotti tessili
Si stima che la produzione tessile sia responsabile di circa il 20% dell’inquinamento globale dell’acqua potabile e che il lavaggio di capi sintetici rilasci ogni anno 0,5 milioni di tonnellate di microfibre nei mari. Al fine di lottare contro la fast fashion (la moda veloce) e di promuovere modelli commerciali sostenibili si saranno nuove misure di progettazione ecocompatibili per i prodotti tessili.
Costruzione ed edilizia
Il settore delle costruzioni è responsabile di oltre il 35% dei rifiuti prodotti dall’Unione europea. La Commissione per tale settore promuoverà il principio di circolarità per quanto riguarda il ciclo di vita degli edifici predisponendo dei registri digitali per gli edifici e promuovendo l’utilizzo di un sistema in grado di misurare e valutare la sostenibilità negli edifici.
Prodotti alimentari, acqua e nutrienti
La Commissione, considerate le stime dello spreco di cibo e di risorse naturali all’interno dell’Unione europea, proporrà azioni che vadano non solo a ridurre tali dati ma anche a supportare la strategia From Farm to Fork, un provvedimento con cui l’Unione europea mira a creare entro il 2030 un sistema sostenibile all’intero della filiera agroalimentare.
Obiettivi:
- La riduzione di almeno il 20% dell’uso dei fertilizzanti;
- La riduzione del 50% delle vendite di antimicrobici per gli animali da allevamento;
- La destinazione di almeno il 25% della superficie agricola all’agricoltura biologica.
- La riduzione del 50% dell’uso dei pesticidi chimici;
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Ufficio Stampa