Parliamo di allevamento industriale “fuori terra”, meglio conosciuti come carne da macello | gli allevamenti industriali.
Quando abbiamo un sistema zootecnico/agricolo realizzato in modo completamente indipendente dal contesto geografico e climatico in cui si trova: si tratta di un sistema intensivo,
utilizzato principalmente per la produzione di carne e di uova.
Gli animali vengono cresciuti all’interno di grossi capannoni illuminati ed areati artificialmente e nutriti con alimenti importati
da altri luoghi: questi sistemi possono essere considerati vere e proprie industrie di produzione, indispensabili all’attuale sistema alimentare.
Si assiste ad un totale snaturamento della vita degli animali, i quali vengono indotti a pesanti stress e a patimenti fisici ed emotivi.
In questi allevamenti, ad esempio, i suini hanno a disposizione una gabbia di 60 cm di larghezza e 2 metri di lunghezza con fondo di cemento, la quale
impedisce totalmente loro di comportarsi secondo natura.
L’elevata concentrazione di animali in un unico luogo impone agli allevatori l’utilizzo di antibiotici in maniera sistematica per evitare che tra di essi
si diffondano malattie: inutile dire che questi allevamenti sono fabbriche anche di inquinamento, i reflui zootecnici rappresentano una componente altamente impattante.
Ogni giorno vengono pubblicate nuove ricerche che dimostrano quanto gli allevamenti intensivi siano nocivi per il nostro pianeta, per gli animali e per la nostra salute.
Qui riportiamo cinque tra i macro dati recenti che descrivono nel modo più evidente l’entità del problema a livello globale e che
dovrebbero portare a una seria riflessione sul consumo di carne, latte e uova da parte di tutti.
La quantità di cibo destinata agli animali
Le stime sulla superficie totale dei terreni agricoli usati per l’allevamento (pascolo e coltivazioni destinate al mangime) variano.
Alcuni studi hanno calcolato che globalmente si parla di 2,5 miliardi di ettari, ovvero circa la metà di tutta la superficie agricola del mondo.
Una ricerca precedente parla addirittura del 75%.
È giusto ricordare questo range quando qualcuno dice che per vivere di soli vegetali si userebbe molto più suolo di quello consumato per produrre carne, latte e uova.
Soprattutto se si considera che in una dieta che includa anche questi alimenti,
il loro apporto di calorie è solo del 18% e quello di proteine del 37%.
Per non parlare del cibo in più che potremmo produrre per tutta quella parte della popolazione mondiale che soffre di denutrizione.